Decarbossilare l’erba, come fare e perché è importante

“Decarbossilazione” è una lunga parola per definire un processo chimico in realtà molto semplice

Decarbossilare l’erba significa, infatti, togliere l’umidità in eccesso. Quando le cime sono fresche non sono psicoattive, in quanto il THC in esse contenuto è disponibile solamente nella sua forma acida, il THCA; è per questo motivo che l’erba viene consumata rigorosamente secca e viene scaldata fino ad essere bruciata in joint o pipe, oppure vaporizzata alla temperatura che si preferisce.

Pertanto, qualora si desideri usare la Cannabis in cucina, andrebbe sempre decarbossilata al fine di ottenere l’effetto terapeutico desiderato, anche quando appare secca e croccante a puntino.

Qui l’elenco dell’occorrente:

  • Erba di qualità – più è buona e meglio verrà il decarbing. Le quantità sono soggettive, in base ai propri gusti e alla ricetta che si intende preparare
  • una leccarda
  • carta stagnola – l’ideale sarebbe un foglio d’argento puro ma è molto difficile da reperire
  • carta da forno

Per cominciare

  1. scaldare il forno a 110 gradi – più la temperatura è bassa più il processo sarà lungo;

allo stesso tempo, temperature minori consentiranno una conservazione migliore di terpeni e aromi, riducendo anche il rischio che l’erba si bruci.

  1. Foderare la leccarda con della carta da forno, tritare finemente l’erba e distendervela sopra in modo uniforme e senza sovrapporla.
  2. Coprire minuziosamente la leccarda con l’alluminio per trattenere vapore e aroma.
  3. Infornare a 110 gradi per 50 minuti. Alcuni preferiscono infornare a 120 per 30 minuti. Altri ancora a 90 gradi per 75 minuti. Qualunque sia la scelta, è preferibile impostare il timer.
  4. Quando il forno suonerà il termine e in cucina ci sarà un profumino gradevole, tiare fuori la leccarda lasciare raffreddare completamente, togliendo l’alluminio; l’aspetto dell’erba dovrà risultare leggermente tostato.

In alternativa a tutto ciò usare un pirex, sempre ricoperto con carta stagnola, l’unica differenza sta nel fatto che in questo caso lo spazio sarà limitato e ci si può risparmiare di utilizzare la carta da forno.

Come sopraccennato, la decarbossilazione permetterà a tutto il THCA di convertirsi in THC. Il processo avverrà più velocemente se l’erba è già stata seccata e curata alla perfezione: in questo modo la percentuale di THCA di partenza sarà di gran lunga minore rispetto a quello contenuto in cime seccate e/o conciate in malo modo.

E’ ultile effettuare il decarbing, anche se si intende semplicemente fumare perché aumenta la potenza non solo del THC ma anche di CBD e altri cannabinoidi.

E’ sempre consigliato quando si intendono preparare tinture, olio o burro da conservare per scongiurare la proliferazione di batteri, tra cui il botulino.

Olio alla Cannabis (Cannaoil)

Non appena l’erba sarà decarbossilata, senza farla raffreddare e senza spegnere il forno, mettere circa 15g di inflorescenze in un pirex – o in un piatto fondo di ceramica che possa essere esposto ad elevate temperature – e ricoprirle con circa 250g di olio di cocco extra vergine o di olio EVO. Infornare a 100-120 gradi per circa un’ora sempre facendo attenzione a coprire il contenitore con dell’alluminio. Gli americani preferiscono il forno, io personalmente consiglio di utilizzare il più piccolo dei fornelli a gas e di munirsi di un termometro da cucina, possibilmente digitale (uno buono costa all’incirca 15€): le temperature e i tempi da seguire sono più o meno gli stessi del forno, con il vantaggio che si può controllare di persona l’intero processo, rendendolo nettamente più sicuro.

Passato il tempo, tirare fuori e lasciare raffreddare senza la carta stagnola. Una volta tiepido, versare l’olio in una tazza alla quale è bene fissare un filtro da caffè per trattenere l’erba e le sue piccole particelle, in modo tale da ottenere un olio di colore giallo-verde purissimo. La ganja trattenuta dal filtro potrà essere ingerita senza problemi, riciclata in una ricetta… non si butta via niente!

Conservare il Cannaoil in frigorifero e consumare entro circa un mese.

Preparare il burro alla Cannabis (Cannabutter)

Mettere la quantità di burro prescelta in un pentolino, accendere il gas e fare sciogliere il burro a fuoco lento, versare l’erba già decarbossilata a piacere e lasciare cuocere per 15-20 min, lasciando raggiungere il punto di fumo del burro (circa 150 gradi) solamente per pochi secondi per minuto: è quindi un processo che va seguito passo passo per evitare che l’erba si bruci e il burro si attacchi. In alternativa (io ho sempre fatto così) si può lasciare sciogliere il burro a bagno maria insieme all’erba e solo dopo che è diventato verdognolo, lo lascio rosolare sulla fiamma viva per pochi secondi; ripeto poi l’operazione fino a quando il burro non assume un colore verde intenso.

Se la ricetta richiede l’uso di burro fuso, usarlo subito o appena tiepido altrimenti lasciare raffreddare e conservare in frigo per pochi giorni oppure fino ad un mese nel freezer.

Buon decarbing e buon appetito!

di bBerry

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