Ritirati gli emendamenti sulla Canapa che davano speranza al settore

Il Senatore Mantero, firmatario degli emendamenti riguardanti le imposte sulla biomassa di Canapa e le infiorescenze, si scusa per il loro ritiro dalla manovra finanziaria.

Il Senatore del Movimento 5 Stelle è anche autore di altre proposte di legge che non sono ancora state discusse in Parlamento: si tratta di due proposte, una per la regolamentazione della Cannabis industriale, tra cui biomassa e la cosiddetta Cannabis light e l’altra riguarda la legalizzazione di tutti i tipi di Cannabis, anche a scopo ricreativo.

Matteo Mantero, non volendo aspettare i tempi biblici di un’eventuale calendarizzazione dei suoi ddl, ha avuto l’idea, insieme al collega Mollame, primo fimatario degli emendamenti, di inserire delle accise per i produttori di biomassa, trasformatori e distributori di Cannabis light.

Le tasse in questione, erano piccole imposte che avrebbero potuto rendere legalmente commercializzabili tutti i produtti a base di Cannabis, contenti non più dello 0,6% di THC.

E invece i due senatori Mollame e Mantero hanno fatto sapere che gli emendamenti sono stati cancellati dalla finanziaria senza essere stati interpellati.

In particolare Mantero si scusa per non essere stato presente sabato in aula, mentre tutto cià stava accadendo e confida in una possibile revoca della decisione, in quanto non sia stato interpellato insieme al collega firmatario.

Non si danno per vinti i due esponenti 5 stelle, rassicurando gli elettori su alcuni post Facebook, spiegando che la proposta di legge verrà ripresentata al più presto alla Camera per essere discussa.

La delusione di produttori e distributori

Migiaia di persone hanno investito nel mondo della Canapa industriale dal 2016 in poi: si tratta di quasi dodicimila operatori del settore che hanno subito o rischiano sequestri. grazie alla presa di posizione poco chiara della Corte di Cassazione a fine maggio scorso.

Da quel momento in poi, molti produttori ma anche distributori, hanno subito sequestri e procedimenti penali (che già avvenivano prima).

L’ultimo e forse il più ecclatante caso è avvenuto in Calabria, in provincia di Crotone, dove un piccolo produttore di Canapa è stato posto agli arresti domiciliari, in casa della madre, per detenzione di sostanze stupefacenti, nella fattispecie infiorescenze di Cannabis legale stoccate in magazzino dallo scorso anno.

Produttori e distributori sono stanchi di dover essere incriminati a causa di interpretazioni di legge confusionarie: infatti ogni Tribunale esprirme giudizi differenti sull’argomento Canapa, e ciò ha ripercussioni negative sia a livello economico che psicologico dei diretti interessati.

Il Movimento 5 Stelle si è sempre posto positivamente sul tema legalizzazione e regolamentazione della Cannabis ma, dopo questi colpi di scena, alcuni operatori del settore si sono lasciati andare a commenti di delusione sotto i post dei Senatori, commenti che rispecchiano la fiducia e la speranza che molti avevano riposto in quello che era il partito di maggioranza un anno e mezzo fa…

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