Presentato il subemendamento sulla Canapa industriale

Mollame e Mantero ci riprovano: dopo l’esclusione degli emendamenti presentati in precedenza, propongono un subemendamento sulla Canapa industriale che viene approvato.

Di seguito riportiamo cosa prevedevano gli emendamenti che sono stati dichiarati inammissibili una settimana fa in commissione di bilancio:

Nel dettaglio, si trattava di una quota di 10 € per ogni % di CBD su una tonnellata di biomassa di Canapa, più delle quote fisse da versare annualmente per essere iscritti in un regristro di licenze statali concesse dal Monopolio.
In più veniva prevista una piccola imposta anche sui fiori di Cannabis: 10 centesimi al grammo.
Il precedente emendamento, riguardante l’imposta di fabbricazione sulla biomassa di Canapa, portava la firma dei seguenti Senatori
MOLLAME, MANTERO, NATURALE, LA MURA, AGOSTINELLI, PUGLIA
Mentre il subemendamento AS 1586, allegato all’emendamento dei Relatori, porta la firma Mollame, Mantero, Sbrollini, De Petris, Nugnes, Cirrina’.
Al testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) A decorrere dal 1° gennaio 2020, la biomassa di canapa è sottoposta ad imposta di fabbricazione applicando al prezzo di vendita le aliquote percentuali indicate nell’allegato I. 2.
L’imposta applicata sarà di euro 12 per ogni percentuale di CBD su una tonnellata di biomassa. Mentre il limite fissato per il THC presente su fiori e biomassa sarà lo 0,5% e non più lo 0,6% come precedentemente scritto sui precedenti emendamenti.
Nel subemendamento non si parla di fiori, quindi sarebbe esclusa la Cannabis light.
 Visto che gli emendamenti che furono presentati non sono neanche stati discussi non è chiaro come il motivo di così tante modifiche.
Nonostante i fiori di Cannabis (light) non siano stati esplicitamente nominati, l’approvazione di questo emendamento che riporta esplicitamente il limite dello 0,5% di THC come soglia non considerata drogante, distributori e produttori di Cannabis light potranno dormire sonni un po’ più tranquilli…
Siamo ancora molto lontani dall’essere un Paese civile in materia di diritti, e in particolare di diritti sul consumo di sostanze stupefacenti. Siamo ancora alle strette, vista la recente manovra, anch’essa approvata e voluta dall’ex ministro dell’interno che stanzia ben 15 milioni di euro di fondi per la lotta allo spaccio (micro spaccio).
In attesa di una modifica seria alla 309/90 oggi ci si accontenta di un piccolo passo, sperando che sia solo il primo di tanti altri…
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