Coronavirus: Israele verso una sperimentazione al CBD per contrastare l’infezione plmonare

Nella giornata di ieri, InnoCan Pharma ha annunciato che la succursale di Herzliya, in Israele, ha cominciato a collaborare con l’Università di Tel Aviv per avviare un trial per contrastare il coronavirus, usando un prodotto a base di CBD, il cannabidiolo, uno dei principali cannabinoidi presenti nella Cannabis.

L’innovazione del trattamento consiste nell’utilizzo degli esomeri, che sono delle nanoparticelle traportatrici di informazioni biologiche. In questo caso saranno “caricati” con del CBD e raggiungeranno i polmoni dei pazienti tramite inalazione. Gli esomeri avranno il compito di facilitare la risposta anti-infiammatoria in loco.

Sperimentazioni sugli animali hanno messo in evidenza come il CBD sia in grado di ridurre l’infiammazione polmonare, quindi gli scienziati di InnoCan Pharma sono al lavoro per riprodurre i risultati su pazienti affetti da coronavirus.

CBD in combinazione con steroidi

Un’altra possibilità, prevede la somministrazione di CBD con gli steroidi per trattare i pazienti con coronavirus. Il trial coinvolgerà 10 pazienti con COVID-19 che stanno già ricevendo una terapia a base di steroidi all’ Israel’s Rabin Medical Center; se il trial iniziale avrà successo, verrà esteso ad altri 40 pazienti ospedalizzati.

I fautori dello studio si aspettano che il CBD aumenti l’effetto della terapia steroidea, e che ne determini un successo maggiore. Nell’agosto 2018, infatti, Stero Biothechs depositò un brevetto a base di steroidi al CBD e dichiararono che questo cannabinoide avesse la straordinaria capacità di ammortizzare i nefasti effetti collaterali degli steroidi, che in alcuni pazienti causano perfino la morte.

La terza via

Per finire, anche il Tel Aviv’s Ichilov Medical Center ha lanciato uno studio per trattare con la Cannabis i pazienti con sintomi lievi del coronavirus, viste le note proprietà anti-infiammatorie della Cannabis sui polmoni.

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